La`Ntinna a mari Vissuta dalla Gente di mare di Cefalù
La ‘Ntinna a mari è una manifestazione che ha ormai pochi riscontri in altre località marine (Porticello, Sciacca, Sant’Agata di Militello, Marina di Tusa e poche altre). La sua origine è certamente antica, legata all’epoca dei velieri e lo dimostrano alcune circostanze, a cominciare dal "palo" che è modellato volutamente sull'esempio dell’albero di bompresso; l'attaccamento della gente di mare a questa tradizione vista e vissuta non come una gara fine a se stessa, bensì come il rinnovarsi periodico di una sfida con se stessi prima ancora che con gli altri, sollecitando allo spasimo le proprie forze, la propria abilità, il proprio orgoglio. Da non trascurare anche lo spirito competitivo ed emulativo delle famiglie marinare di Cefalù, dalle cui file provengono i concorrenti. Chi, come me, ha avuto l'occasione per tanti anni di assistere da vicino ad una edizione della gara, in mezzo ed accanto ai concorrenti, essendo stato per venticinque anni conduttore della stessa e primo presidente dell'associazione 'Ntinna a mari, si può rendere conto del particolare clima che regna e si stabilisce tra i concorrenti: tutti costoro, pescatori e marinai di varia età ed esperienza, si conoscono molto bene tra di loro. Ognuno conosce, o crede di conoscere il punto debole degli altri. Prima della gara è tutto un fiorire di motteggi, battute più o meno pungenti, volte a scaricare la tensione o ad innervosire l'avversario più pericoloso per la vittoria finale. Si intrecciano commenti, opinioni sulla durata della gara, sulla forza e la direzione del vento o sul grado di insaponatura del palo-antenna. Si stabiliscono tacite alleanze, i più anziani punzecchiano gli esordienti. Incomincia la gara. Dopo le prime tornate di assaggio la competizione entra nel vivo: scrutandosi a vicenda, i concorrenti si avvicinano sempre più alla bandiera posta in cima a palo, finché, dopo tanti tentativi a vuoto, talora per pochissimi centimetri, uno di loro riesce a strapparla tra un riballire di spruzzi d'acqua e l'urlo della folla. La gara è finita e tutti gli altri si congratulano con il vincitore. Rifioriscono i motteggi, le battute, si parla già di rivincite e scommesse per l'anno seguente. Il tutto tra generose pacche sulle spalle e complimenti sinceri, come generosa e sincera è la gente di mare. Questa è l'atmosfera, il clima, l'anima autentica di chi vive in prima persona la 'Ntinna a mari. Una cosa è certa: Cefalù e 'Ntinna a mari rappresentano un binomio inscindibile, simbolo secolare del legame atavico tra la Città ed il mare, e questo antico legame è da sempre sancito proprio dallo stemma cittadino con i tre pesci.
di Angelo Rosso